venerdì, Dicembre 27, 2024
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Zelensky, “sì alla tregua se il Paese è sotto l’ombrello della Nato”

 AGI – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ipotizzato che un accordo di cessate il fuoco con la Russia si potrebbe raggiungere se il territorio ucraino controllato da Kiev fosse posto “sotto l’ombrello della Nato“, il che gli consentirebbe di negoziare in seguito la restituzione del resto del Paese “per via diplomatica”.

 

In un’intervista, il corrispondente di Sky News gli ha chiesto di rispondere alle indiscrezioni dei media secondo cui uno dei piani del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra potrebbe essere che Kiev ceda i territori che Mosca ha occupato in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla Nato. Zelensky ha affermato che l’adesione alla Nato dovrà essere offerta alle zone non occupate del Paese per porre fine alla “fase calda della guerra”, a patto che l’invito della Nato stesso riconosca i confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina.

 

Il leader ucraino sembra così accettare che le zone orientali occupate del Paese possano, anche solo temporaneamente, rimanere escluse da un simile accordo. “Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo porre sotto l’ombrello della Nato il territorio dell’Ucraina che abbiamo sotto il nostro controllo”, ha affermato Zelensky. 

 

In attesa dei prossimi sviluppi, il leader di Kiev ha intanto nominato il generale Mykhailo Drapatyi nuovo capo delle forze terrestri, in sostituzione di Oleksandr Pavliuk, che ricopriva l’incarico da febbraio scorso. “Il generale Drapatyi ha organizzato con successo la difesa sull’asse di Kharkiv e ha fermato l’operazione offensiva delle forze russe”, ha scritto Zelensky sui suoi social network in riferimento all’operazione transfrontaliera lanciata dalla Russia in quella regione dell’Ucraina nordorientale nel mese di maggio. 

 

Il presidente ucraino ha nominato anche Oleg Apostol, che finora guidava la 95esima Brigata d’assalto separata, vice comandante delle Forze armate. Zelensky ha giustificato i cambiamenti con la necessità di acquisire capacità di combattimento, addestramento delle truppe e innovazione. “L’esercito ucraino ha bisogno di cambiamenti interni per raggiungere pienamente gli obiettivi del nostro Stato”, ha affermato. Il capo dello Stato ha sottolineato anche l’esperienza di combattimento di entrambi i militari. 

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