AGI – L’amministrazione Trump intende ridurre il personale della più grande agenzia umanitaria del governo statunitense, UsAid, dagli attuali 10.000 a meno di 300 unità, un taglio del 97%. Lo scrive il New York Times, secondo cui i pochissimi dipendenti che non saranno mandati a casa resteranno a occuparsi dei settori sanitario e dell’assistenza umanitaria. Citando tre fonti a conoscenza del drastico piano di riduzione deciso dalla nuova amministrazione, il Nyt, aggiunge che i funzionari dell’UsAid sono stati informati che circa 800 programmi e contratti gestiti dall’agenzia sarebbero stati annullati.
Ma il taglio annunciato da Elon Musk, che la settimana scorsa ha definito l’UsAid un “nido di vipere marxiste che odiano l’America”, e avallato dallo stesso Trump, rischia di trasformarsi in un danno per l’economia Usa, soprattutto per il settore agricolo. Il Washington Post infatti, ricorda che UsAid supervisiona progetti che riguardano aiuti alimentari, soccorsi in caso di calamità e programmi sanitari in oltre 100 paesi con uno staff di oltre 10.000 persone e un budget di circa 40 miliardi di dollari. Miliardi di quei dollari sono tornati nell’economia americana, aggiunge il giornale.
Le aziende agricole americane infatti, riporta il Post citando un rapporto del 2021 del Congressional Research Service, forniscono circa il 41% degli aiuti alimentari che l’agenzia, in collaborazione con il Dipartimento dell’agricoltura, invia in tutto il mondo ogni anno. Nel 2020, il governo degli Stati Uniti ha acquistato 2,1 miliardi di dollari in aiuti alimentari dagli agricoltori americani. Ma adesso gli acquisti e le spedizioni di aiuti alimentari statunitensi per un valore di oltre 340 milioni di dollari, tra cui riso, grano e soia, sono stati sospesi dopo la decisione di Trump. Ciò ha lasciato centinaia di tonnellate di grano coltivato in America bloccate nella sola Houston, ha affermato la deputata Dem del Minnesota, Angie Craig.
Due sindacati che rappresentano il personale dell’UsAid hanno intentato una causa chiedendo un’ingiunzione per porre fine ai licenziamenti e ai congedi forzati dei dipendenti, sostenendo che lo smantellamento di UsAid non puo’ essere effettuato senza l’approvazione del Congresso. Ma l’intenzione di Trump, secondo cui UsAid è un organismo gestito da un gruppo di ‘pazzi radicali’, è quella comunque di andare avanti.