Diversi manifestanti si sono riuniti presso lo storico monumento.
Trump ha eliminato i transgender dal sito web ufficiale del Stonewall National Monument, il primo monumento nazionale dedicato alla storia LGBTQ+ negli Stati Uniti. Sul sito del National Park Service, l’acronimo LGBTQ+ è cambiato in LGB, escludendo le persone transgender e queer. L’aggiornamento ha scatenato forti proteste tra attivisti e politici. Stacy Lentz, co-proprietaria dello Stonewall Inn e CEO dell’organizzazione The Stonewall Inn Gives Back Initiative, ha denunciato la modifica in un post: “Non c’è Pride senza le persone trans che guidano la lotta! Cercare di cancellarle dal luogo di nascita del movimento per i diritti LGBTQ+ non accadrà!”. La governatrice di New York, Kathy Hochul, ha criticato l’azione definendola “crudele e meschina”.
L’indignazione dello Stonewall Inn
Venerdì, un gruppo di persone si è riunito presso lo Stonewall National Monument per urlare: “National Park Service, non puoi scrivere storia senza una T”, sottolineando come la comunità transgender sia stata parte integrante della lotta per i diritti LGBTQ+. Lo Stonewall Inn ha espresso indignazione: “Questo atto di cancellazione non solo distorce la verità della nostra storia, ma disonora anche le immense contribuzioni delle persone transgender”. La pagina principale del sito internet del monumento oggi afferma: “Prima degli anni ‘60, quasi tutto ciò che riguardava il vivere apertamente come lesbica, gay o bisessuale era illegale”, escludendo le persone transgender. Il monumento Stonewall, designato nel 2016 dall’ex presidente Barack Obama, copre un’area di 7,7 acri, includendo il vicino Christopher Park, ed è un simbolo fondamentale della lotta per i diritti LGBTQ+.