lunedì, Febbraio 24, 2025
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Tra le nuove sanzioni alla Russia ci sono anche i joystick per controllare i droni

AGI – La Ue ha approvato il 16esimo pacchetto di sanzioni da applicare alla Russia per via dell’invasione dell’Ucraina che ha innescato un conflitto che dura ormai da 3 anni. “L’Ue mantiene le promesse: i ministri degli Esteri hanno appena approvato il 16esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Riguarda tutto, dalle navi della flotta ombra ai controller di gioco utilizzati per controllare i droni. Ora abbiamo le sanzioni più estese di sempre, che indeboliscono lo sforzo bellico della Russia”. A scriverlo, su X, à l’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri. Kallas ha anche sottolineato come “in questo momento più che mai” è importante “supportare l’Ucraina”.

Rispondendo ai giornalisti, Kallas è intervenuta anche sulle ultime dichiarazioni, poco lusinghiere, di Trump su Zelensky. “Quando ho sentito parlare di Zelensky dittatore, ero certa che stesse commettendo un errore e confondesse le due persone, perché Putin non ha avuto elezioni o la Russia non ha avuto elezioni da 25 anni. Zelensky è il leader eletto in elezioni libere e giuste. E ovviamente, in tempo di guerra, non si possono avere elezioni. Molti Paesi hanno nelle loro costituzioni punti che non si possono avere elezioni. E perché? Perché nelle elezioni ci si scontra sempre all’interno, non in una situazione in cui si ha effettivamente un nemico esterno, su cui bisogna concentrare le proprie forze”. E ancora: “Se si guardano i messaggi che provengono dagli Stati Uniti, è chiaro che la narrazione russa è molto fortemente rappresentata”, ha aggiunto. 

Metsola e von der Leyen

Kallas non è stata l’unica a parlare in questi giorni di ‘anniversario’ dell’operazione militare innescata da Mosca contro Kiev. “Tre anni di ispirazione, resistenza e sfida alle probabilità”, ha scritto su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Anche Ursula von der Leyen è tornata sulla questione parlando direttamente da Kiev: “Non è solo il destino dell’Ucraina a essere in gioco. È il destino dell’Europa. Quindi la nostra prima priorità resta quella di rafforzare la resistenza dell’Ucraina. Finora, la nostra Unione e gli Stati membri hanno sostenuto l’Ucraina con una cifra pari a 134 miliardi di euro. Più di chiunque altro”. 

 

 

“Grazie al nostro Strumento per l’Ucraina e al prestito G7, abbiamo colmato il divario di bilancio dell’Ucraina per l’intero anno 2025. Parallelamente, dobbiamo accelerare la consegna immediata di armi e munizioni. E questo sarà al centro del nostro lavoro nelle prossime settimane”, ha aggiunto. “L’Europa – ha concluso – è qui per rafforzare l’Ucraina in questo momento critico. Posso annunciare che un nuovo pagamento da 3,5 miliardi di euro per l’Ucraina arriverà già a marzo“. 

 

 

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