venerdì, Febbraio 28, 2025
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Salò dà un taglio al passato, dopo 100 anni il Duce non è più cittadino onorario

AGI – Il Consiglio comunale di Salò, riunito in seduta serale, ha approvato con 12 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto la mozione per il ritiro della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferitagli nel maggio del 1924 dal commissario prefettizio Salvatore Punzo. A presentare la mozione è stato Tiberio Evoli, consigliere della maggioranza di centrosinistra. Salò è stata per un anno e mezzo la capitale della Repubblica Sociale, creata dopo l’8 settembre 1943 per governare i territori controllati dalle truppe della Germania nazista dopo che l’Italia aveva siglato l’armistizio con le forze alleate. 

“Con questa revoca non vogliamo cancellare la storia ma continuare a riflettere su quel periodo a cui la nostra città è legata in maniera particolare. La cittadinanza onoraria a Mussolini non ha più spazio né in Italia né a Salò. Per noi la revoca non merita giustificazioni e altre parole. Va semplicemente fatta”. Lo ha detto il 29enne sindaco di Salò, Francesco Cagnini, parlando durante il consiglio comunale che ha votato il ritiro della cittadinanza onoraria al Duce. “Questa iniziativa viene portata avanti da un’amministrazione guidata da un sindaco nato 50 anni dopo la Liberazione, che non può in nessun modo vedere questo passaggio come una contrapposizione ideologica. E’ un momento unificante, che riafferma i valori di amore verso la libertà e la democrazia, cardini della nostra Costituzione”, ha aggiunto Cagnini. 

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