Gli schieramenti politici e le associazioni per i diritti civili si mostrano compatte nel criticare il libro “Il Mondo Al Contrario” dove Vannacci esprime la sua idiosincrasia per la “dittatura delle minoranze”
“Vergognoso”. “Inaccettabile”. Peggio, “indegno”. Da destra e da sinistra, tutte le forze politiche della Toscana hanno espresso tutto il loro disappunto per quelle frasi riportate nel libro Il Mondo Alla Rovescia del generale di divisione Roberto Vannacci direttore dell’Istituto Geografico Militare di Firenze contro gay, femministe, ambientalismo e migranti.
Il funzionario della Folgore, arrivato a Firenze poco più di un mese fa , da settembre avrebbe dovuto incontrare formalmente i rappresentanti delle istituzioni. Ma dopo quelle frasi, ora tutti si tirano indietro. Sicuramente uno dei più taglienti è il sindaco della città gigliata Dario Nardella che, senza giri di parole, fa sapere che le premesse per un dialogo che non ci sono più. “Ho visto il generale per la prima volta ai festeggiamenti per l’11 agosto, giorno della Liberazione di Firenze” – racconta il sindaco – “e in quell’occasione ho rinnovato il mio impegno a vederlo. Ma fino a quando non ci sarà un chiaro chiarimento non ci sarà nessun incontro su questo tema. E non ci sarà dialogo. Penso sia impossibile stabilire un rapporto di collaborazione con chi promuove certi disvalori e certe idee”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore alle pari opportunità Beata Albanese: “Il generale insulta le istituzioni che rappresenta con parole che negano diritti, parole piene di omofobia, razzismo, xenofobia, intolleranza”. E c’è anche chi chiede, come il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, la destituzione del generale: “Il Ministro della Difesa ha già condannato l’accaduto ma auspico che il Governo intervenga subito con fermezza per rimuovere il Generale e prendere tutte le decisioni necessarie a tutelare l’onore e la storia di un’istituzione che è sempre stata motivo di orgoglio per Firenze e per la Toscana”.
Per il governatore Eugenio Giani “Firenze e la Toscana per il loro ruolo di centri di cultura, tolleranza e storia non possono accettare tali espressioni assolutamente incompatibili con il ruolo guida dell’Istituto Geografico Militare”. Anche l’assessore Alessandra Nardini ha bollato come “fasciste” le frasi riportate nel libro di Vannacci che sono “incompatibili con chi indossa la divisa”.
Un affondo al generale è arrivato dai parlamentari PD Emiliano Fossi e Federico Gianassi. “Frasi aberranti” – dice il primo – “Vannacci venga subito allontanato dal suo ufficio”. Per il secondo, invece, “quelle frasi pesano come macigni e non si possono cancellare o ridimensionare”. E se l’assessore comunale di Sinistra Progetto Comune chiede all’ufficiale di uscire allo scoperto e dire chiaramente se “ha nostalgia del passato. Soffiare sul malessere delle nostre società, da una posizione di privilegio, con cariche pubbliche, qualifica l’autore. Vorremmo che fosse solo farneticazione, ma c’è molto di più e confidiamo che tutto il sistema istituzionale eviti di parlare di un caso isolato”, chiude con una battuta il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi: “Non ho letto il libro di Vannacci, ma dalle frasi citate vedo che tratta in modo sommario tanti argomenti diversi. Mi sembra un po’ vanitoso paragonarsi a Giulio Cesare, e siccome parla di storia classica tra i miei ricordi liceali c’è la Battaglia di Tegirain cui il battaglione omosessuale tebano sconfisse l’esercito che fino ad allora sembrava invincibile, quello spartano”.