domenica, Dicembre 22, 2024
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L’Iron Dome di Israele, a che cosa serve e quanto è stato efficace con i missili dell’Iran?

AGI – Il sistema di difesa aerea Iron Dome di Israele ha intercettato migliaia di razzi da quando e’ entrato in funzione nel 2011, fornendo al Paese una copertura cruciale durante i periodi di conflitto. Si e’ fatto molto affidamento su di esso per proteggere i siti militari e civili dai frequenti lanci di razzi da Gaza e dal Libano nella guerra in corso tra Israele e Hamas. Le difese aeree israeliane erano in funzione questa sera, quando l’Iran ha lanciato missili contro Israele in risposta all’uccisione da parte di Israele di leader militanti sostenuti da Teheran.

 

Il capo militare israeliano Herzi Halevi ha dichiarato che il fuoco di sbarramento iraniano è stato in parte neutralizzato da “un sistema di difesa aerea molto forte”. Il sistema ha anche intercettato piu’ di 200 droni e missili lanciati dall’Iran il 13 aprile. Israele ha inizialmente sviluppato l’Iron Dome da solo dopo la guerra del Libano del 2006, e successivamente e’ stato affiancato dagli Stati Uniti, che hanno fornito il loro know-how di difesa e miliardi di dollari di sostegno finanziario al programma.

 

Il sistema ha un tasso di intercettazione di circa il 90%, secondo l’azienda di difesa israeliana Rafael, che ha contribuito alla sua progettazione. Il sistema funziona in tre parti. L’Iron Dome è una parte dei sistemi di difesa missilistica a piu’ livelli di Israele ed e’ progettato per intercettare razzi a corto raggio a una distanza massima di 70 chilometri. Ogni batteria Iron Dome e’ composta da tre sezioni principali: un sistema di rilevamento radar, un computer che calcola la traiettoria del razzo in arrivo e un lanciatore che spara intercettori se si ritiene che il razzo possa colpire un centro abitato o un’area strategica.

 

Si affianca ad altri sistemi di difesa missilistica come l’Arrow, che contrasta i missili balistici, e il David’s Sling, per gli attacchi con razzi o missili a medio raggio. Secondo il Center for Strategic and International Studies di Washington, ogni intercettore Iron Dome costa dai 40.000 ai 50.000 dollari per essere prodotto. Il think tank ha stimato che un sistema completo, comprendente il radar, il computer e tre o quattro lanciatori – ciascuno contenente fino a 20 intercettori – costa circa 100 milioni di dollari. Israele ha 10 sistemi di questo tipo in funzione, secondo Raytheon, che contribuisce alla produzione di Iron Dome.

 

Secondo altre stime, la cifra è leggermente superiore. L’Iron Dome è uno dei pilastri strategici dell’alleanza USA-Israele che è stata seguita dalle successive amministrazioni democratiche e repubblicane. Nell’agosto 2019 l’esercito statunitense ha firmato un contratto per l’acquisto di due batterie Iron Dome per potenziare le proprie capacita’ di difesa missilistica a corto raggio. 

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