Il regista Bastian Kraft ha messo in scena la fiaba in chiave Drag a Zurigo.
La Sirenetta di Christian Andersen si è trasformata in uno spettacolo teatrale in chiave Drag a Zurigo. La produzione, che vuole essere un omaggio alla cultura drag e una manifestazione contro la queerfobia, è a cura di Bastian Kraft. Il regista negli ultimi anni ha entusiasmato il pubblico con le produzioni di Andorra e Homo Faber di Max Frisch e I Buddenbrooks di Thomas Mann. Ora dalla terraferma si sposta nelle profondità marine, con una reinterpretazione de La Sirenetta. “Quando le persone vedono un pesce, a nessuno viene l’idea di chiedere se si tratti di un maschio o di una femmina. In un acquario prevalgono condizioni paradisiache in questo senso: sei ammirato nella tua bellezza e nessuno vuole guardare le tue gambe. Sott’acqua, noi umani vediamo sfocato. Le forme si confondono, tutto inizia a fluire. Lo stesso accade nel drag, la forma d’arte che dissolve i ruoli di genere”.
La Sirenetta di Andersen
La fiaba di Christian Andersen mostra proprio una trasformazione del genere: una sirena si innamora di un essere umano e vuole sbarazzarsi della sua coda di pesce. Come è noto, la fiaba finisce tragicamente. Forse riflette il destino di Andersen, che è stato innamorato del suo amico d’infanzia per tutta la vita e non è mai stato in grado di vivere questo amore. E allo stesso tempo, è una storia antica quanto l’umanità stessa. Parla di ninfe, sirene e spiriti dell’acqua, di trasformazione e liberazione dal ruolo che gli viene attribuito. La Sirenetta è una coproduzione del Schauspielhaus di Zurigo con il Thalia Theater di Amburgo.