giovedì, Novembre 21, 2024
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IL TOTTENHAM AI TIFOSI: “NIENTE CORI OMOFOBI!”

Il Tottenham Hotspurs ha invitato i tifosi a non intonare cori omofobi che facciano riferimento all’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta, a Mason Mount del Manchester United e al giocatore degli stessi Spurs Dominic Solanke.

Prima della partita di sabato scorso 19 ottobre contro il West Ham (finita 4-1 per gli Spurs), i titolari di abbonamento del Tottenham hanno ricevuto un’e-mail dal club in cui si affermava che avrebbe adottato un “approccio di tolleranza zero” nei confronti della discriminazione dopo le recenti partite in cui gli spettatori avevano intonato dei cori omofobi.

“Innanzitutto, vorremmo ringraziare i nostri tifosi per la loro collaborazione prima della trasferta di Brighton, durante la quale non sono stati segnalati cori omofobi. Non saremo compiacenti e ricordiamo ai tifosi che il club adotta un approccio di tolleranza zero verso ogni forma di discriminazione. I nostri steward indosseranno di nuovo delle bodycam per identificare gli individui coinvolti in cori inaccettabili, così il club potrà prendere le misure più severe possibili. Ciò include il coro di Dominic Solanke con riferimento a Mikel Arteta e qualsiasi uso del termine ‘ragazzino in affitto’.”

I cori sono emersi per la prima volta durante la partita degli Spurs contro il Manchester United il mese scorso, spingendo il club a rilasciare una dichiarazione in cui condannava i “ripugnanti cori omofobi” e li definiva “inaccettabili, estremamente offensivi e non un modo per dimostrare il proprio sostegno alla squadra”.

Cori contro il “rent boy”

Il testo di un coro recita: “Dom Solanke ha una fottuta classe. Mik Arteta se la prende nel c***, 60 milioni buttati, Dom Solanke segna di nuovo”. Un secondo coro faceva riferimento al giocatore del Manchester United Mason Mount, definendolo un “Chelsea rent boy” poiché giocava per il Chelsea, un coro che in passato era stato rivolto ad altri giocatori del Chelsea ed era stato precedentemente classificato come crimine d’odio omofobico dal Crown Prosecution Service (CPS).

In passato la FA ha multato pesantemente le squadre i cui tifosi sono stati sentiti cantare il coro “rent boy” e il Mirror ha riferito che l’organo di governo avrebbe indagato sui cori omofobi dei tifosi degli Spurs nelle prossime settimane. Dopo la partita con il Manchester United, i cori non sono stati ripetuti nella successiva partita degli Spurs a Brighton, maora il club ha ribadito la propria condanna.

Proud Lilywhites, l’associazione dei tifosi LGBTQ+ degli Spurs, ha accolto con favore la dichiarazione del club e ha ricordato ai tifosi l’impatto dei cori omofobi nel dire alle persone LGBTQ+ che “non ci appartengono”.

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