venerdì, Febbraio 28, 2025
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Il progetto universitario Iteshs per rafforzare l’istruzione e la salute in Africa

AGI – Il progetto Iteshs – Sinergia educativa transculturale integrata nelle scienze della salute – si propone di rafforzare il sistema sanitario in Somalia, Camerun ed Etiopia con l’aiuto dell’Italia, oltre a migliorare l’istruzione universitaria e lo sviluppo di nuove competenze sanitarie in Africa attraverso la cooperazione internazionale. Il progetto ha tre obiettivi principali: rafforzare le competenze in ambito sanitario, attraverso la creazione di corsi universitari; promuovere programmi di mobilità internazionale, favorendo lo scambio di esperienze e conoscenze tra studenti e personale docente; sviluppare infrastrutture e tecnologie locali, come laboratori ortopedici e aule informatiche, per supportare la formazione.

Al progetto, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), partecipano l’UniCamillus di Roma e le Università di Chieti-Pescara e Foggia.
Il progetto è stato inaugurato all’UniCamillus alla presenza del Ministro degli Esteri Antonio Tajani e del Ministro della Salute Orazio Schillaci. “Credo fortemente in questo progetto perché ritengo fondamentale rispondere alla chiamata del continente africano a migliori condizioni di vita, mettendo al centro le persone e rafforzando i legami umani”, ha affermato Tajani durante il convegno “Salute e innovazione nel Piano Mattei: nuove prospettive educative e transculturali per la cooperazione sanitaria internazionale”. “I progetti sanitari e di ricerca del Piano Mattei”, ha spiegato, “sono fondamentali per promuovere la crescita del continente africano e ottenere risultati concreti. È essenziale migliorare le condizioni di vita degli africani, anche per la questione delle migrazioni”. Per il ministro, le università “rappresentano lo strumento più efficace per costruire ponti e stringere relazioni solide con le nuove generazioni, per un futuro basato sulla cooperazione e sulla crescita reciproca”.
 

Per il ministro Schillaci, “la cooperazione internazionale, la formazione e la ricerca sono essenziali per migliorare la salute globale e rafforzare i sistemi sanitari”. Condividere conoscenze e competenze “è oggi essenziale per superare le barriere geografiche e culturali e generare un impatto concreto sulle comunità, soprattutto in un momento in cui le innovazioni tecnologiche e digitali sono sempre più al centro delle politiche sanitarie”, ha aggiunto. “Il Piano Mattei per l’Africa, in cui il Governo è pienamente impegnato, rappresenta una strategia fondamentale per accompagnare e sostenere i Paesi africani nella costruzione di sistemi sanitari più solidi e autonomi, investendo nella formazione di nuove figure professionali e nella modernizzazione delle strutture”, ha sottolineato Schillaci.

Il ministro della Salute somalo Maryan Mohamed Hussein ha definito l’iniziativa “un passo importante nella lunga e fruttuosa partnership tra Somalia e Italia”. “Un esempio perfetto di collaborazione internazionale basata su solidi principi di cooperazione costruttiva. Grazie al lavoro delle università italiane”, ha affermato il rettore di UniCamillus Gianni Profita. “La formazione sanitaria sarà rafforzata in Somalia, Camerun ed Etiopia, il che contribuirà a gettare le basi per un sistema più autosufficiente e resiliente, meno dipendente da attività umanitarie episodiche”, ha aggiunto.
 

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