AGI – Il ministero della Salute nella Gaza, goveranta da Hamas, ha aggiornato ad almeno 25.105 il bilancio delle vittime uccise nella Striscia da quando è scoppiata la guerra con Israele il 7 ottobre. Una nota del ministero afferma che circa 62.681 persone sono rimaste ferite negli scontri tra le Forze israeliane e i militanti palestinesi.
Ieri il capo dell’intelligence in Siria dei Guardiani della Rivoluzione iraniani è stato ucciso a Damasco in un raid israeliano, insieme ad altri tre Pasdaran. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sono almeno dieci le persone morte nel quartiere Mezzeh della capitale siriana. Il raid di precisione ha distrutto un palazzo residenziale che secondo fonti locali era usato da consiglieri iraniani e di Hezbollah che sostengono il regime del presidente siriano Bashar al-Assad.
Le immagini giunte da Damasco hanno mostrato una fitta colonna di fumo levarsi dal sito, isolato da ambulanze e soccorritori alla ricerca di sopravvissuti sotto le macerie dell’edificio completamente crollato. La zona ospita anche il quartier generale delle Nazioni Unite, le ambasciate e i ristoranti.
Nuove foto di un tunnel dove sono stati 20 ostaggi
L’esercito israeliano (Idf) ha diffuso altre foto di un tunnel a Khan Yunis, nel Sud di Gaza, dove in precedenza erano stati tenuti degli ostaggi. Secondo la dichiarazione dell’esercito israeliano, il tunnel è lungo circa 830 metri e profondo 20 metri. Le forze di difesa israeliane hanno aggiunto che l’ingresso al tunnel era sigillato e pieno di cariche esplosive, porte scorrevoli e portelli. I soldati che hanno fatto irruzione nel tunnel “si sono scontrati con i terroristi e li hanno combattuti”. “In quel momento non c’erano ostaggi nel tunnel”, ha specificato l’esercito.
L’Idf ha affermato che sono state trovate prove che indicavano la presenza di ostaggi. Sono stati rinvenuti anche reperti dell’intelligence e armi di Hamas.
Secondo le testimonianze, nel tunnel si trovavano circa 20 ostaggi in momenti diversi. Alcuni di loro sono stati rilasciati, altri sono ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Il tunnel, riferisce Israele, è situato nel cuore di un’area civile della città e l’ingresso era nell’abitazione di un membro di Hamas. L’Idf stima che nella costruzione del tunnel siano stati investiti milioni di shekel. Il tunnel è stato distrutto.