I presepi di San Gregorio Armeno non restano insensibili al fenomeno della violenza sulle donne che ha scritto nei giorni scorsi l’ennesima pagina orribile con l’omicidio di Giulia Cecchetin.
La celebre stradina di Napoli dedicata ai presepi ha deciso di partecipare in maniera tangibile alla campagna di sensibilizzazione in corso dedicando una Natività dove tutti i pastori, compresa la Sacra Famiglia e gli angeli, hanno sul volto il graffio rosso divenuto simbolo della lotta, in memoria della povera Giulia Cecchetin.
“Non poteva che essere dedicato a Giulia ed alla tragedia delle donne vittime di violenza il presepe di quest’anno. Con questo segno rosso sul volto dei miei pastori – osserva l’artigiano Genny Di Virgilio – ci ricorderemo di Giulia anche in questi giorni di festa”. Sotto la Natività, l’appello viene ribadito su un piccolo cartoncino dove c’è scritto ‘Mai più’. Il ricordo di Giulia Cecchetin ha tenuto banco nel giorno in cui c’è stato il taglio del nastro della tradizionale Fiera del presepe di San Gregorio Armeno. Da oggi e per tutte le festività la strada famosa nel mondo per le sue botteghe presepiali apre ufficialmente le ‘sue porte’ ai tanti napoletani che qui si riversano per allestire i loro presepi ma soprattutto ai tanti turisti che già affollano la città e che aumenteranno nelle prossime settimane.
La Fiera, giunta alla 152esima edizione, quest’anno si svolge con il sostegno del Comune di Napoli che con un’apposita delibera nei mesi scorsi ha decretato che San Gregorio debba essere strada dedicata esclusivamente all’artigianato presepiale.