lunedì, Settembre 16, 2024
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Giornata mondiale delle tartarughe, il 23 maggio si celebrano i rettili più antichi del mondo

Istituita nel 1990 dall’americana Atr, il World Turtle Day si pone l’obiettivo di sensibilizzare al rispetto e alla tutela di questo rettile, uno dei più antichi del mondo. Oggi le tartarughe sono fortemente minacciate dalle attività dell’uomo

Simbolo di lentezza (ma neanche troppo), costanza e tutela della biodiversità, la tartaruga è sempre stata un essere vivente iconico. Animale curioso e antichissimo, dal 1990 viene celebrato ogni 23 maggio con la Giornata mondiale delle tartarughe. Una ricorrenza ideata e lanciata dall’associazione americana American Tortoise Rescue (ATR) non solo per celebrare tartarughe e testuggini, ma soprattutto per sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza della loro protezione e tutela.

Istituita nel 1990 dall’americana Atr, il World Turtle Day si pone l’obiettivo di sensibilizzare al rispetto e alla tutela di questo rettile, uno dei più antichi del mondo. Oggi le tartarughe sono fortemente minacciate dalle attività dell’uomo

Simbolo di lentezza (ma neanche troppo), costanza e tutela della biodiversità, la tartaruga è sempre stata un essere vivente iconico. Animale curioso e antichissimo, dal 1990 viene celebrato ogni 23 maggio con la Giornata mondiale delle tartarughe. Una ricorrenza ideata e lanciata dall’associazione americana American Tortoise Rescue (ATR) non solo per celebrare tartarughe e testuggini, ma soprattutto per sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza della loro protezione e tutela.

Quando e perché è la Giornata mondiale delle tartarughe

La Giornata Mondiale delle Tartarughe è stata istituita nel 1990 dall’American Tortoise Rescue (ATR), organizzazione no-profit impegnata nella protezione di tutte le tartarughe marine, terrestri, lacustri. Da allora, ogni anno, il 23 maggio si è trasformato in un’opportunità per celebrare le tartarughe. E’ la giornata adatta per mobilitarsi per proteggere questi animali e i loro habitat naturali su scala globale. ATR è nata grazie a Susan Tellem e il marito Marshall Thompson che, insieme, hanno salvato e ospitato migliaia di tartarughe e testuggini.

Dal 1990, ATR ha collocato circa 4.000 tartarughe in centri di recupero e assiste le forze dell’ordine quando vengono confiscate tartarughe in via di estinzione e fornisce informazioni utili e segnalazioni a persone con tartarughe malate, trascurate o abbandonate.

Quali sono le minacce per le tartarughe

Pesca, cacciacompravendita, inquinamento. Sono molti gli aspetti che mettono in pericolo la vita di molte specie di tartarughe, comprese quelle in via di estinzione. Tutte le azioni sono dell’uomo, che ha intensificato il suo impatto sul pianeta negli ultimi decenni. “Questi esseri senzienti – dice Susan Tellem – sono creature straordinarie che vivono 25, 50, 100 anni o più. Provano felicità e dolore, mostrano un vero senso dell’umorismo, oltre che affetto. Le tartarughe hanno personalità proprio come cani e gatti. Purtroppo – avverte – , questi animali sono sopravvissuti 200 milioni di anni dopo che un asteroide ha distrutto la maggior parte della vita sul pianeta, eppure stanno rapidamente scomparendo a causa del contrabbando, della distruzione dell’habitat, del crudele commercio di animali domestici e dei mercati di alimenti esotici vivi a livello nazionale e internazionale”.

Il 61% delle tartarughe rischia l’estinzione

Infatti, circa il 61% delle tartarughe in tutto il mondo sono minacciate o già estinte (tanto che alcune specie sono entrate nella lista rossa dell’Iucn. In particolare, fanno parte di questa lista: sette specie di tartarughe marine – tra cui la famosa e mediterranea caretta caretta – e altrettante tartarughe terrestri). Secondo gli esperti, le tartarughe sono i più minacciati dei principali gruppi di vertebrati, più di uccelli, mammiferi e pesci. Ed è per questo che la conoscenza è così importante in ogni paese del mondo.

“Idealmente – spiega Susan Tellem – , tutte le tartarughe dovrebbero vivere allo stato selvatico, ma realisticamente questo non è sempre possibile. Troppi esemplari vengono venduti nei negozi di animali, dai venditori ambulanti o usati come premi nei carnevali e in altri eventi. Per fortuna, ora ci sono molti più salvataggi e santuari, oltre a case amorevoli”.

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