AGI – Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia hanno firmato a Roma una dichiarazione d’intenti congiunta sul South H2 Corridor, un’infrastruttura strategica per il trasporto di idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri dal Nord Africa al cuore dell’Europa. La firma è avvenuta in occasione del primo incontro organizzato a Villa Madama dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. All’incontro hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell’Energia algerino Mohamed Arkab, il segretario di stato tedesco Philipp Nimmermann, il direttore generale del ministero austriaco Jürgen Schneider, il segretario di stato svizzero Benoît Revaz, l’ambasciatore tunisino Mourad Bourehla (a nome del ministro Fatma Thabet Chiboub) e il direttore generale per l’Energia della Commissione europea, Ditte Juul Jorgensen.
Durante l’incontro, Tajani ha dichiarato che “l’Italia è impegnata a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e indipendenza energetica e sta lavorando in modo concreto e pragmatico, cercando un mix energetico in cui le energie rinnovabili, l’idrogeno e l’energia nucleare siano adeguatamente sviluppati. Lo sviluppo del Corridoio H2 Sud rafforzerà ulteriormente il ruolo del nostro Paese come hub energetico in Europa”. Pichetto ha sottolineato che “questo accordo ha un grande valore politico e istituzionale, in quanto ribadisce l’impegno alla cooperazione per la realizzazione di un progetto decisivo per il futuro energetico dei due continenti. L’Italia è pronta a giocare un ruolo centrale nel settore dell’idrogeno, vettore di un futuro rinnovabile e sostenibile”.
Il Corridoio H2 Sud utilizzerà il 70% delle infrastrutture esistenti, che sono state adattate per il trasporto di idrogeno verde. Collegando la Tunisia e l’Italia attraverso il gasdotto Transmed, il progetto fornirà una capacità di trasporto di 4 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno, contribuendo così al 40% degli obiettivi del piano REPowerEU. Il Corridoio Sud H2 sarà pronto entro il 2030 e sarà gestito dagli operatori di trasporto dell’energia Snam, Tag (Austria), Gca e Bayernets (Germania). L’Unione Europea ha riconosciuto l’iniziativa come progetto di interesse comune.
Il progetto rappresenta un elemento chiave della strategia energetica europea, sia in termini di diversificazione delle fonti di approvvigionamento che di rafforzamento delle relazioni con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, in particolare Tunisia e Algeria. “L’accordo con questi Paesi è un passo avanti verso la riduzione dei costi energetici, fondamentale per la competitività delle nostre imprese”, ha argomentato il ministro Tajani. Ha inoltre evidenziato che il mix energetico e la cooperazione internazionale sono elementi essenziali per garantire un mercato energetico europeo più forte. Il progetto South H2 non solo facilita la transizione energetica, ma rafforza anche il ruolo dell’Italia come ponte energetico naturale tra il Mediterraneo e l’Europa centrale, riaffermando la centralità strategica dell’Africa e del Mediterraneo nelle politiche europee.