domenica, Dicembre 22, 2024
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Buona la prima per De Rossi, la Roma batte il Verona 2-1

AGI – Buona la prima, seppur con tanta sofferenza nel finale, per Daniele De Rossi sulla panchina della “sua” Roma. I giallorossi battono un orgoglioso Verona all’Olimpico nel primo anticipo della 21 giornata di Serie A: finisce 2-1 grazie al ai gol nel primo tempo di Lukaku e Pellegrini, mentre nella ripresa serve a poco la rete ospite di Folorunsho, a cui precedentemente ne era stata annullata un’altra.

Per i gialloblu pesa anche un rigore fallito da Djuric sul 2-0. Dopo tre giri a vuoto in campionato e il derby perso in Coppa Italia, i capitolini tornano a sorridere salendo a 32 punti in classifica, mentre gli uomini di Baroni restano terzultimi a quota 17.

Incoraggiante l’avvio dei giallorossi che già all’8′ costruiscono la prima palla gol: Bove imbuca alla grande per Karsdorp che preferisce fare da sponda per Lukaku anzichè tirare da due passi, poi il destro del belga viene murato dalla difesa. Il vantaggio capitolino arriva al 19′, quando Lukaku stavolta non sbaglia di mancino su appoggio di El Shaarawy, dopo una palla recuperata da Pellegrini.

Passano pochi minuti e la Roma trova anche il raddoppio, firmato proprio da Pellegrini ancora su assist di El Shaarawy, a seguito di un traversone da destra di Lukaku.

La reazione del Verona s’intravede soltanto nella ripresa: al 56′ i gialloblu troverebbero il gol per riaprire il match con Folorunsho, ma l’arbitro punisce una spinta dell’ex Lazio su Karsdorp. Al 63′ pero’ si ripresenta l’episodio per le speranze ospiti, con un calcio di rigore fischiato per mano di Llorente punito dal Var: dal dischetto Djuric spreca tutto calciando alle stelle e lasciando invariato il risultato. La squadra di De Rossi si salva ma rallenta i ritmi e non riesce più a gestire la manovra, cosi’ al 76′ gli scaligeri riescono comunque ad accorciare le distanze con Folorunsho, che calcia dalla lunga distanza sorprendendo un incerto Rui Patricio.

Nel finale è pura sofferenza per la Roma che fatica terribilmente a ripresentarsi in avanti, così è costretta fino al triplice fischio a difendersi con le unghie e con i denti sui disperati assalti avversari.

 

Il tabellino

ROMA (4-3-3): Rui Patricio 5.5; Karsdorp 6, Huijsen 6.5, Llorente 6, Spinazzola 6 (28’pt Kristensen 6); Bove 6, Paredes 6, Pellegrini 7; Dybala 5.5 (13’st Zalewski 6), Lukaku 7, El Shaarawy 6.5 (36’st Belotti sv). In panchina: Svilar, Boer, Golic, Oliveras, Celik, Pagano, Pisilli, Joao Costa. Allenatore: De Rossi 6.5.

VERONA (4-2-3-1): Montipo’ 6; Tchatchoua 6, Magnani 5.5, Dawidowicz 5, Cabal 5.5; Folorunsho 6.5, Serdar 6; Mboula 5 (1’st Bonazzoli 5.5), Suslov 5.5, Saponara 5 (32’st Cruz 5.5); Djuric 4.5 (32’st Henry 5.5). In panchina: Chiesa, Perilli, Amione, Charlys, Calabrese, Cissè. Allenatore: Baroni 6

ARBITRO: Sacchi di Macerata 5.5. RETI: 19’pt Lukaku, 25’pt Pellegrini, 31’st Folorunsho.

NOTE: Pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Al 19’st Djuric sbaglia un calcio di rigore. Ammoniti: Paredes, Dawidowicz, Folorunsho, Llorente. Angoli 1-2. Recupero: 3′, 5′.

All’Olimpico striscioni per Mou, applausi per De Rossi

All’Olimpico per Roma-Verona il tifo giallorosso ha dato vita a un’inedita manifestazione d’amore sia verso un allenatore appena esonerato che verso il suo sostituto: ben sei striscioni sono stati esposti per Josè Mourinho, salutato con ripetuti cori anche durante la partita, ma ci sono stati applausi e canti anche per l’ex ‘Capitan futuro’ chiamato dai Friedkin per sostituirlo.

“Hai difeso la nostra Roma, ci hai portato alla vittoria. Josè Mourinho eterna gloria!”, recitava uno striscione in Tribuna Tevere.

“Le corse e i sorrisi che ci hai regalato, tutte le volte che ti sei schierato, per il tuo romanismo sarai sempre rispettato. Grazie mister”, era scritto su un altro esposto in curva Sud. Il tecnico portoghese ovviamente non era allo stadio ma ha salutato alcuni tifosi che lo hanno intercettato in Via del Corso: “Vi voglio bene”, ha detto ai supporter che hanno postato selfie e video sui social.

Il pubblico è stato freddo con la squadra e ha fischiato molti giocatori alla lettura della formazione, con le sole eccezioni di Dybala, Lukaku e Bove. 

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