AGI – La Corte di assise di Milano si e’ ritirata in camera di consiglio per decidere il verdetto del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, il 31enne imputato per l’omicidio pluriaggravato della fidanzata al settimo mese di gravidanza Giulia Tramontano, uccisa la sera del 27 maggio 2023 a Senago (Milano). È inoltre accusato di occultamento di cadavere e interruzione non consensuale di gravidanza. La pm Alessia Menegazzo con la procuratrice aggiunta Letizia Mannella, che nella scorsa udienza hanno chiesto una condanna all’ergastolo, hanno rinunciato a fare le repliche. Cosi’ facendo neanche i legali di parte civile, Giovanni e Daniele Cacciapuoti, e le avvocati di Impagnatiello, Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, sono potuti intervenire.
Il verdetto cade nella giornata del 25 novembre e la mamma di Giulia Tramontano, Lory Femiano, ha postato una storia sui social con un messaggio rivolto a tutte le donne “Giulia, 29 anni, è morta in Italia, anche perché siamo un paese che ha paura delle donne. Il 25 novembre grideremo giustizia per Giulia e per Thiago, ma lo faremo per tutte le donne che non hanno più voce. Dove c’è giustizia, c’è futuro. Dove c’è giustizia c’è speranza per le nuove generazioni, affinché possano vivere in un paese un cui non si ha paura di essere donne. Giulia sarà con noi in quell’aula, insieme a voi, a tutte le anime gentili strappate a questo mondo. Saremo lì, e spero che ci saranno tutte le donne che ancora sognano un futuro senza paura”.