AGI – Molestie sessuali “terrificanti” sul Cammino di Santiago, percorso ogni anno da centinaia di persone ma pericoloso per le donne che lo attraversano da sole, soprattutto nei tratti più remoti. È il contenuto delle testimonianze raccolte dal ‘Guardian’ da nove pellegrine che hanno raccontato di essere state vittime negli ultimi cinque anni di episodi a volte “solo” mortificanti, altre rischiosi al punto da far loro temere per la vita. Sette donne hanno dichiarato di aver incontrato uomini, in aree deserte della Spagna e Portogallo, che si masturbavano al loro passaggio. In un caso, una di loro ha affermato di essere stata inseguita dal maniaco attraverso la campagna. Un’altra donna ha detto di essersi dovuta difendere da malintenzionati che cercavano di palparla, un’altra ancora ha riferito di un uomo che la aveva esortata a salire sul suo furgone.
Lorena Gaibor, fondatrice di Camigas, un forum online che mette in contatto le pellegrine dal 2015, non si è detta sorpresa dai resoconti. “Le molestie sessuali sono endemiche sul Cammino. Sembrano molto comuni. Ogni anno riceviamo segnalazioni di donne che vivono le stesse cose”, ha spiegato al quotidiano britannico. Un esempio è la storia di Rosie, 25 anni, imbattutasi nei boschi lusitani in un uomo senza pantaloni che, al suo passaggio, si toccava guardandola. “È stato terrificante, mi sono sentita completamente sola”, ha ricordato. Secondo Rosie, la polizia non avrebbe risposto alle sue chiamate. Delle nove donne intervistate, sei hanno denunciato le molestie alle forze dell’ordine ma in un solo caso il colpevole è stato identificato e processato.
“Negli ultimi anni la popolarità dei vari percorsi di pellegrinaggio collettivamente noti come Camino de Santiago è aumentata vertiginosamente, in particolare tra le donne”, si legge sul ‘Guardian’, “l’anno scorso un record di 446.000 persone ha percorso il Cammino, il 53% delle quali donne, secondo Pedro Blanco, rappresentante del governo centrale spagnolo in Galizia”. “Si dice che questi percorsi siano sicuri per le donne e c’è un tabù nel dire qualcosa di diverso”, sostiene la scrittrice Marie Albert che, nel 2019, ha documentato diversi casi mentre si inoltrava per 700 chilometri nel Nord della Spagna, in direzione del capoluogo galiziano. Nel dettaglio, un uomo avrebbe cercato di baciarla, un altro si sarebbe masturbato di fronte a lei, un altro ancora la avrebbe seguita. In alcuni casi i molestatori erano pellegrini che percorrevano lo stesso percorso e avrebbe quindi rischiato di incontrarli di nuovo.
E non mancano, negli ultimi anni, casi che hanno riempito le pagine delle cronache locali. L’ultimo lo scorso anno, quando un quarantottenne spagnolo fu accusato di aver trattenuto una tedesca ventiquattrenne in casa sua e di averla aggredita. Quattro anni prima in Portogallo un settantottenne era stato arrestato con l’accusa di aver rapito e tentato di violentare una pellegrina.