Grande apprezzamento da parte di moltissime associazioni per i diritti civili nei confronti di Donatella Versace che si è espressa contro le politiche anti-LGBTQ+ del governo in un discorso sentito e personale
“Il nostro governo sta cercando di togliere alle persone il diritto di vivere come desiderano. Stanno limitando le nostre libertà”, ha dichiarato Donatella Versace domenica 24 settembre, durante il discorso di premiazione alla Camera Nazionale della Moda Italiana dove ha ricevuto l’Equality e Inclusivity Award citando in particolare una politica del governo che consente solo al genitore biologico nelle coppie dello stesso sesso di essere ufficialmente riconosciuto come genitore.
“Dobbiamo tutti lottare per la libertà, in un’epoca in cui le persone trans subiscono ancora terribili violenze, un’epoca in cui i figli di coppie dello stesso sesso non sono considerati loro figli, un’epoca in cui le voci delle minoranze sono attaccate da nuove leggi”, ha affermato la Versace, che è stata la direttrice creativa della casa di moda fondata dal fratello Gianni Versace sin dalla sua morte avvenuta nel 1997.
Le reazioni e i commenti
Il discorso ha ricevuto una standing ovation dal pubblico della moda alla Scala di Milano, dove Versace ha ricevuto il premio. Gli attivisti per i diritti civili l’hanno elogiata per aver chiaramente sfidato le azioni del governo, ma hanno invitato l’intera comunità della moda a fare di più.
Le proteste sono aumentate dopo che il governo italiano ha imposto al consiglio comunale di Milano di interrompere la registrazione dei figli di genitori dello stesso sesso.
“Donatella Versace è stata la prima persona in Italia ad essere così chiara ed esplicita di fronte alla politica omofobica del governo”, ha detto Franco Grillini, da lungo tempo attivista per i diritti dei gay. “È uno dei nomi più importanti della moda e invito gli altri a seguire il suo esempio”.
Oltre a bloccare il riconoscimento dei figli di coppie dello stesso sesso, il governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni sta spingendo per una legislazione che vieterebbe la ricerca di una madre surrogata all’estero, rendendola “reato universale” e punibile con pene detentive molto severe. Una legge del 2004 già vieta la maternità surrogata in Italia.
Anche il leader del Partito Gay per i Diritti LGBT+ Fabrizio Marrazzo ha elogiato il sostegno della Versace e l’ha invitata a sostenere la sua campagna per ottenere un referendum sul matrimonio gay nelle urne italiane. Spera di iniziare la raccolta firme a gennaio, consapevole che “questa maggioranza parlamentare non vuole darci diritti”.
“La dichiarazione di Donatella Versace è importante. Ha chiarito come questo governo stia riducendo le libertà ei diritti della comunità LGBTQ+ Le chiediamo di sostenerci, in particolare della campagna per rendere il matrimonio per lesbiche, gay e trans uguale a quello per tutti gli altri”.
Donatella Versace è stata accompagnato alla premiazione da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico che ha redatto la proposta di legge che estende le tutele antidiscriminatorie alla comunità LGBTQ+, rimasta in fase di stallo ancor prima che il governo Meloni entrasse in carica.
In un momento toccante, Versace ha ricordato anche il giorno in cui suo fratello Gianni fece coming out con lei: “Avevo 11 anni quando mio fratello Gianni mi disse che era gay. Per me non è cambiato nulla. Lo amavo e non mi importava chi amava”.