L’avvocato Valeria De Vellis, esperta di diritto di famiglia ha risposto a questo quesito sulla pagine di news.italy24.com
Buongiorno Avvocato, perché le coppie monoparentali che vogliono avere un figlio devono andare all’estero?
«Due padri che vogliono avere un figlio devono ricorrere alla maternità surrogata e, quindi, devono necessariamente andare all’estero, perché in Italia questa pratica è illegale. Al momento della nascita nel Paese estero viene riconosciuta la doppia paternità, mentre in Italia viene riconosciuta solo la paternità del genitore biologico che figura nell’atto di nascita del bambino. La stessa cosa accade a due mamme che vogliono avere un figlio mediante la fecondazione eterologa (cioè con il seme di un donatore): anche loro devono andare all’estero, perché nel nostro Paese la fecondazione eterologa è consentita solo alle coppie eterosessuali, come previsto dalla legge. N. 40/2004. In Italia viene riconosciuta la maternità solo alla madre che ha dato alla luce il bambino”.
Perché in Italia i figli di genitori omosessuali non sono tutelati? Perché non possono avere due genitori?
«Il problema, volendo semplificare il più possibile una questione complessa, è che in Italia non esiste una legge che tuteli i figli delle coppie omogenitoriali. Nel nostro ordinamento non è possibile il riconoscimento automatico della filiazione di due individui dello stesso sesso. Questa impossibilità costituisce un grosso problema in tutti i casi in cui un bambino sia già stato registrato come figlio di due genitori omosessuali in un altro Stato”.
Cosa significa questo in termini concreti?
«Concretamente significa che, quando i genitori decidono di venire in Italia con il figlio, non è detto che al minore venga riconosciuta la doppia genitorialità. Alcuni Comuni, nonostante non esista una legge in tal senso, hanno deciso di trascrivere gli atti di nascita dei bambini indicando i nomi di entrambi i genitori, mentre altri hanno deciso di indicare come genitore solo il padre biologico o la madre che ha partorito il figlio. In questo secondo caso, il figlio perde il vincolo genitoriale legale con quello che viene chiamato l’aspirante genitore, cioè il genitore che non ha con lui alcun legame biologico. Insomma, rimane con un solo padre o una sola madre”.
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