L’omosessualità è stata vietata nell’esercito britannico per decenni e migliaia di persone LGBTQ+ hanno perso il lavoro per questo
Il primo ministro britannico Rishi Sunak si è ora formalmente scusato con i veterani gay e lesbiche per il trattamento discriminatorio che hanno subito dal governo britannico in passato. Quello è stato un “orribile fallimento del nostro stato”, ha dichiarato Sunak. Molti sono stati congedati o costretti a lasciare l’esercito a causa della loro omosessualità. Le associazioni LGBTQ+ presumono che diverse migliaia di veterani ne siano stati colpiti, dato che fino al 2000 nell’esercito britannico era proibito essere gay.
Circa 1.200 omosessuali denunciano discriminazioni
“Molti di loro hanno subito orribili abusi e violenze sessuali, molestie e molestie omofobiche mentre servivano valorosamente questo paese. Oggi vorrei scusarmi a nome dello Stato britannico”, ha detto ieri Sunak lo scorso 19 luglio nel suo discorso alla Camera dei Comuni britannica.
Ciò ha fatto seguito a un rapporto indipendente sul trattamento dei veterani gay che copre più di tre decenni. L’inchiesta è stata guidata dal primo giudice apertamente gay della Gran Bretagna, Lord Etherton. Sono stati ascoltati quasi 1.200 omosessuali colpiti dal divieto. Tuttavia, alle persone trans non era proibito prestare servizio militare a meno che non fossero anche loro gay.
Riconoscimento del “tremendo dolore”
La veterana lesbica Catherine Dixon ha affermato che le scuse sono state un “passo importante per ottenere giustizia per tutte le persone colpite. Molti sono stati incarcerati, hanno subito violenze e hanno vissuto con la macchia di condanne penali per la persona che amavano, lasciando alcuni senzatetto e molti disabili”.
Emma Riley lavorava come operatore radio per la Royal Navy ma fu arrestata e licenziata all’inizio degli anni ’90 perché lesbica. “È un sollievo che la nostra storia, le nostre esperienze e il nostro tremendo dolore vengano riconosciuti e scusati, e che le forze armate e il governo che hanno perpetuato il bullismo istituzionale siano ora ritenuti responsabili”, ha dichiarato alla BBC. Circa due anni fa, il famoso servizio segreto britannico MI6 si era già scusato per il bando agli omosessuali tra le sue fila, in vigore fino agli anni ’90.
Anche l’inviato speciale del primo ministro britannico per i diritti LGBT, Nick Herbert, si è compiaciuto delle scuse: “È stata commessa una terribile ingiustizia contro persone che hanno servito il loro Paese e sono state costrette a lasciarlo per nessun motivo se non quello di essere gay. Chiunque dubiti della necessità di scusarsi dovrebbe semplicemente leggere il rapporto Etherton”.