mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Lanciato per la prima volta il razzo Ariane 6

AGI – Il nuovo razzo europeo Ariane 6 è stato lanciato per la prima volta, portando con sè le speranze del continente di riconquistare un accesso indipendente allo spazio. Il tanto ritardato volo inaugurale del razzo più potente dell’Agenzia Spaziale Europea è stato lanciato senza problemi in un cielo sereno alle 16 ora locale (le 21 in Italia) dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese.

 

Il primo lancio di Ariane 6, originariamente previsto per il 2020, si spera possa porre fine a un periodo difficile per gli sforzi spaziali europei. Dall’ultimo volo del suo predecessore, l’Ariane 5, un anno fa, l’Europa non è stata in grado di lanciare satelliti o altre missioni nello spazio senza affidarsi a rivali come l’azienda statunitense SpaceX di Elon Musk. Il capo dell’ESA Josef Aschbacher ha dichiarato che si tratta di un “momento molto importante per l’Europa”. “Stiamo ristabilendo un accesso indipendente allo spazio per l’Europa”, ha dichiarato poco prima del lancio.

 

Stamani, la gigantesca struttura metallica che ospitava il razzo è stata fatta rotolare via, sguainando il colosso di 56 metri sotto una leggera pioggia. Dopo un bollettino meteorologico positivo, i serbatoi del razzo sono stati riempiti di idrogeno liquido e ossigeno liquido. L’orario previsto per il decollo è stato ritardato di un’ora dopo che i controlli di routine hanno rivelato un piccolo problema di dati che è stato risolto, secondo l’ESA.

 

 

Tony dos Santos, responsabile tecnico di Kourou, ha dichiarato che le squadre a terra potranno “tirare il primo sospiro di sollievo solo quando i primi satelliti saranno stati rilasciati”. Il rilascio è previsto un’ora e sei minuti dopo il decollo. La durata dell’intero volo è prevista in quasi tre ore. La missione sarà considerata conclusa con successo quando lo stadio superiore riutilizzabile del razzo si tufferà nell’Oceano Pacifico. A Kourou, più di 200 esperti erano in un bunker vicino al sito di lancio, per controllare ogni potenziale problema prima del decollo. Erano in costante contatto con la sala di controllo di Jupiter, il centro di comunicazione tra le squadre e i dati inviati dal razzo. 

 

Anche un gran numero di militari ha sorvegliato il lancio, compresi tre jet da combattimento schierati per scoraggiare eventuali velivoli curiosi nelle vicinanze. Il successo dei voli inaugurali non è affatto garantito. Storicamente, quasi la meta’ dei primi lanci di nuovi razzi si è conclusa con un fallimento. Tra questi c’è l’Ariane 5, che è esploso poco dopo il decollo nel 1996. Ma su 117 lanci effettuati in quasi 20 anni, solo un altro volo di Ariane 5 è fallito completamente.

 

Lo spazio è diventato un grande business e la concorrenza è in aumento, soprattutto grazie ai razzi Falcon 9 completamente riutilizzabili di SpaceX. Tuttavia, negli ultimi anni l’Europa si è ritrovata senza un modo indipendente per portare nello spazio i lucrosi satelliti. La Russia ha ritirato i suoi razzi Soyuz, da tempo utilizzati per i lanci europei a Kourou, dopo che Mosca ha invaso l’Ucraina nel 2022. Più tardi, nello stesso anno, il lanciatore leggero europeo Vega-C è stato messo a terra dopo un fallimento del lancio.

 

I ritardi dell’Ariane 6 hanno aggravato la crisi. Il lancio di martedì segnerà il “ritorno” dell’Europa sulla scena spaziale, ha dichiarato il direttore del trasporto spaziale dell’ESA Toni Tolker-Nielsen. Selezionato dall’ESA nel 2014, Ariane 6 è in grado di posizionare satelliti in orbita geostazionaria a 36.000 chilometri di altezza, nonchè costellazioni di satelliti a poche centinaia di chilometri di altezza. Il volo inaugurale del razzo trasporterà 17 diversi “passeggeri”, tra cui 11 micro-satelliti universitari, oltre a capsule di rientro e piccoli esperimenti scientifici. Quest’anno è previsto un altro lancio di Ariane 6, seguito da sei nel 2025 e da otto nel 2026. In futuro è previsto il lancio di una parte della costellazione di satelliti internet Kuiper di Amazon.

 

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