giovedì, Ottobre 24, 2024
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Boeing si dichiara “colpevole” per gli incidenti del 737 Max

AGI – Boeing ha raggiunto accordo con il Dipartimento di Giustizia Usa nell’indagine su due incidenti mortali del 737 Max e ha accettato di dichiararsi colpevole di aver ingannato la Federal Aviation Administration. Lo scrive il Wall Street Journal.

 

La Boeing riconoscerà formalmente la propria colpevolezza e dovrà pagare una nuova sanzione da 244 milioni di dollari. L’accordo arriva dopo che i pubblici ministeri hanno concluso che il gigante dell’aviazione ha violato un precedente accordo che riguardava i disastri in cui persero la vita 346 persone in Indonesia ed Etiopia nel 2018 e 2019.

 

 

 

 

L’ultima difficoltà legale di Boeing è stata innescata da una decisione del DoJ di metà maggio, secondo la quale l’azienda ha ignorato un accordo di rinvio dell’azione penale del 2021 non rispettando i requisiti per migliorare il suo programma di conformità ed etica dopo gli incidenti del Max. Le famiglie delle vittime del Max sono rimaste “molto deluse” dall’accordo raggiunto tra Boeing e il DoJ, secondo quanto ha dichiarato in una nota un avvocato dello studio Clifford Law che le rappresenta. 

 

Secondo i documenti depositati ieri in Texas, l’azienda ha accettato di dichiararsi colpevole di “cospirazione per frode” durante la certificazione degli aerei Max. Boeing sarà multata in base all’accordo e dovrà investire almeno 455 milioni di dollari in “programmi di conformità e sicurezza”, mentre il risarcimento per le famiglie sarà stabilito dal tribunale.

 

L’ultima difficoltà legale di Boeing è stata innescata da una decisione del DoJ di metà maggio, secondo la quale l’azienda ha ignorato un accordo di rinvio dell’azione penale del 2021, non rispettando i requisiti per migliorare il suo programma di conformità

ed etica dopo gli incidenti del Max. L’accordo prevedeva che Boeing pagasse 2,5 miliardi di dollari in multe e restituzioni in cambio dell’immunità da procedimenti penali. Un periodo di prova di tre anni sarebbe dovuto scadere quest’anno.

 

A gennaio, però, la Boeing è tornata in crisi quando un 737 Max della Alaska Airlines è stato costretto a un atterraggio d’emergenza dopo lo scoppio di un pannello della fusoliera a metà volo. In una lettera del 14 maggio al tribunale statunitense, i funzionari del DoJ hanno affermato che Boeing ha violato gli obblighi previsti dal Dpa “non avendo progettato, implementato e applicato un programma di conformità ed etica per prevenire e rilevare le violazioni delle leggi statunitensi sulle frodi in tutte le sue operazioni”. 

 

 

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